La storia del diabete

Cronologia

1500 A.C.
Il Papiro di Erbers degli antichi egiziani fornisce un certo numero di rimedi per combattere l’eccessivo bisogno di urinare (poliuria). Gli Indù nell’Ayur Veda riportavano che gli insetti e le mosche erano attratti dalle urine di alcune persone, che tali urine avevano un gusto dolce, e che questo era associabile a certi disturbi.

1000 A.C
Il padre della medicina in India, Susruta, Indù, diagnosticò il Diabete Mellito (DM). Gli antichi greci non sapevano come trattare il DM. In seguito, Celsus e Galen descrissero la condizione patologica “diabete”, mentre Aretaeus definì la differenza tra DM e Diabete Insipido (DI), un raro disturbo caratterizzato da poliuria e sete intensa.

276 A.C.
Demetris di Apamea perfezionò la diagnosi di DM.

230 A.C
Caelius Aurelianus disse che Apollonio di Memphis coniò il termine “diabete”. Apollonio pensava che fosse una forma di idropisia. Paolo di Aegina rifinì ulteriormente la diagnosi di “dypsacus” (diabete), associata con debolezza dei reni ed eccessiva sudorazione del corpo, che portava alla disidratazione. Egli prescriveva un rimedio a base d’erbe (indivia, lattuga, inula hellenium, succo di polygonum aviculare) e pesce di scoglio in vino rosso e decotti di datteri e mirtilli da bere nella prima fase della malattia, seguiti da cataplasmi all’ipocondrio sopra i reni consistenti di aceto, olio di rose ecc. Egli metteva in guardia contro l’uso di diuretici, ma permetteva il taglio delle vene.

45-117 D.C.
Aetius prescriveva una dieta rinfrescante, vino diluito e applicazioni refrigeranti ai reni come cura per il DI. Negli stadi successivi del diabete proponeva l’uso di oppiacei e mandragola.

865-925 D.C
Lo scrittore arabo Rhazea tradusse e divulgò gli scritti indiani sul DM.

900-1037 D.C.
Avicenna proponeva farmaci in grado di provocare il vomito e di stimolare la produzione di sudore, consigliava di evitare cibi o sostanze diuretiche e indicava ai suoi pazienti di praticare esercizio fisico (in particolare equitazione) per “adoperare un leggero massaggio”. Negli stadi successivi del DM raccomandava bagni tiepidi e vino aromatico. Il musulmano Hali Abbas credeva che il DM fosse causato da un eccesso di calore nei fluidi corporei.

1257 D.C.
I medici prescrivevano l’uso di purganti per alleviare la tensione sui reni e di farmaci astringenti e refrigeranti.

1501-1576 D.C.
Cardona misurò la quantità di fluidi assunti ed emessi e vi trovò una grande discrepanza, concludendo che i pazienti diabetici perdevano più acqua di quanta ne assumessero a causa di una qualche ragione sconosciuta.

1622-1675 D.C.
Vi fu una riscoperta dei lavori del medico indù Susruta. Si credeva che il DM fosse dovuto a cambiamenti degli umori del corpo e ad eccessi nel bere. Si teorizzò che il DM fosse una malattia del sangue. Come rimedio si prescrivevano astringenti.

1798 D.C.
John Rollo attestò la presenza di zucchero in eccesso nel sangue.

1813-1878 D.C.
Claude Bernard ipotizzò che il DM fosse causato dalla glicogenolisi (scissione) del glicogeno immagazzinato nel fegato.

1816-1876 D.C.
L. Traube si accorse che l’ingestione di carboidrati e la loro digestione faceva aumentare la quantità di zucchero nelle urine. Se si interrompeva l’assunzione di carboidrati scompariva la maggior parte di tale zucchero.

1889 D.C.
Mehring e Minkowski indussero il DM in alcuni cani asportando loro il pancreas.

1921 D.C.
Banting e Best scoprirono che l’insulina era prodotta da alcune cellule del pancreas.

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